- “Non c'è mondo senza Verona, ma il purgatorio, la tortura, l'inferno stesso. Perciò l’esilio è l’espulsione dal mondo, e l’esilio del mondo è la morte” (3.3.18-21).
- “...mi morderò la lingua...piuttosto che vivere per dire che ho abbandonato Giulietta” (3.3.48-49).
- “È proprio così? Allora vi sfido, stelle!” (3.3.108).
Giulietta:
- “Se viene ucciso, di’ che l’ho ucciso io – dicendo così, allora il mio disprezzo sarà tutto il dispetto del mondo” (3.2.89-90).
- “Tu miserabile corpo... infettati dal mio disprezzo e sii una prigione per l'anima mia” (3.2.52-54).