La poesia inizia riconoscendo che le persone sono diverse e sfaccettate:
"Alcune persone vanno pazze per lo sport,
Altri sulle arti.
Alcuni sono ambiziosi,
Gli altri sono contenti."
Questa diversità viene celebrata, poiché l'oratore suggerisce che gli interessi, le passioni e gli obiettivi unici di ogni individuo contribuiscono alla ricchezza dell'esperienza umana.
Nonostante le nostre differenze, il relatore sottolinea i fili comuni che ci uniscono:
"Eppure, al di là di tutto,
Siamo tutti uguali.
Tutti vogliamo essere felici,
Tutti vogliamo essere amati."
Questo desiderio condiviso di felicità e amore trascende le nostre differenze e crea un senso di connessione umana universale.
L'oratore esplora ulteriormente lo spettro delle emozioni e delle esperienze umane, dalla gioia alla tristezza, dal successo al fallimento. Queste esperienze universali, suggerisce l’oratore, sono ciò che ci rende veramente umani:
"Tutti ridiamo,
Tutti piangiamo
Vinciamo tutti
Perdiamo tutti."
La ripetizione della frase "Noi tutti" sottolinea la comunanza di queste esperienze, ricordandoci che non siamo soli nelle nostre lotte e gioie.
La poesia si conclude celebrando la bontà intrinseca dell'umanità, nonostante i difetti e i limiti che potremmo avere:
"Sì, siamo imperfetti,
Ma siamo anche belli.
Siamo tutti capaci di grandi cose,
E tutti meritiamo la felicità."
L'oratore incoraggia i lettori ad abbracciare la propria umanità, compresi i propri punti di forza e di debolezza, e a impegnarsi per raggiungere il proprio pieno potenziale.
Nel complesso, "More about People" è una poesia contemplativa che esplora le complessità della natura umana, evidenziando i nostri punti in comune e incoraggiandoci a trovare gioia, scopo e connessione nella nostra esperienza umana condivisa.