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Qual era il trattamento riservato agli schiavi ai tempi di Shakespeare?

La schiavitù esisteva durante il periodo di William Shakespeare in Inghilterra, ma non era così importante o diffusa come in altre parti del mondo, come le Americhe o l'Africa. Ecco una panoramica del trattamento degli schiavi durante l'era di Shakespeare:

1. Status giuridico :In Inghilterra, la schiavitù era legale ai tempi di Shakespeare, ma era limitata principalmente a individui di origine straniera, come i prigionieri presi durante le guerre o acquistati dai commercianti di schiavi.

2. Numero di schiavi :La popolazione schiava in Inghilterra era relativamente piccola rispetto ad altri paesi coinvolti nella tratta degli schiavi nell'Atlantico. Si stima che durante il XVI e XVII secolo in Inghilterra vi fossero alcune migliaia di schiavi.

3. Condizioni di schiavitù :Il trattamento degli schiavi variava, ma molti si trovavano ad affrontare condizioni difficili. Gli schiavi erano spesso sottoposti a trattamenti duri, abusi fisici e condizioni di vita povere. Avevano pochi o nessun diritto legale ed erano visti come proprietà piuttosto che come individui.

4. Ruoli e occupazioni :Gli schiavi venivano utilizzati principalmente per il servizio domestico nelle famiglie o come braccianti agricoli. Svolgevano vari compiti come cucinare, pulire, fare giardinaggio e coltivare. Alcuni schiavi erano anche abili artigiani o musicisti, e un piccolo numero lavorava nel settore dell’intrattenimento.

5. Commercio degli schiavi :Sebbene la tratta degli schiavi non fosse così importante in Inghilterra rispetto ad altre parti del mondo, il coinvolgimento nel trasporto di individui ridotti in schiavitù dall'Africa e dai Caraibi ad altri paesi europei era limitato. Alcuni mercanti inglesi partecipavano alla tratta degli schiavi, ma la maggior parte del commercio era condotta da altre nazioni, come i portoghesi e gli olandesi.

6. Resistenza e sostegno :Nonostante il duro trattamento che subirono, alcuni individui ridotti in schiavitù tentarono di resistere alle loro circostanze e ottenere la libertà. Ciò includeva la fuga, la ricerca di assistenza legale o la lotta per i propri diritti. Inoltre, c'erano individui all'interno della società, come riformatori religiosi e umanisti, che sostenevano l'abolizione della schiavitù, ma questi sforzi non ottennero una trazione significativa durante il tempo di Shakespeare.

Vale la pena notare che le opere e i sonetti di Shakespeare non affrontano esplicitamente la questione della schiavitù, ma usa allusioni metaforiche alla servitù, all'oppressione e al pregiudizio razziale, riflettendo gli atteggiamenti sociali della sua epoca.

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