1. In "Misura per misura", Atto II, Scena IV, il Duca dice:
"Pertanto i vostri cuori devono giacere nei vostri lombi,
E la tua testa senza."
In questo contesto, "lombi" si riferisce alla forza interiore, al coraggio e alla determinazione che bisogna fare appello di fronte a circostanze difficili.
2. In "La bisbetica domata", Atto II, Scena I, Petruccio dice:
"Il giorno più felice, l'ora più felice, il minuto più felice
Ho sempre chiesto informazioni, finché l'ora felice non ho visto il tuo volto,
E tu sei venuto a rallegrare i miei lombi!"
Qui, "lombi" rappresenta il piacere o l'eccitazione fisica ed emotiva, in particolare nel contesto dell'amore e del desiderio.
3. In "Amleto", Atto III, Scena I, la regina Gertrude dice:
"Perché le donne temono troppo, anche se amano,
E la paura e l'amore delle donne contengono quantità,
In nessuna delle due cose, e nemmeno negli estremi.
Ora, qual è il mio amore, la prova te lo ha fatto sapere,
E quanto il mio amore è grande, così è la mia paura.
Dove l'amore è grande, i più piccoli dubbi sono paura,
Dove le piccole paure diventano grandi, lì cresce il grande amore."
In questo contesto l'“amore” viene paragonato a una manifestazione fisica che “dimensiona” i “lombi”.
4. In "La Tempesta", Atto V, Scena I, Ferdinando dice:
"Eccomi,
La mia padrona è annegata, e laggiù c'è mio padre,
Dove ogni cosa risponde all'uomo, la principessa,
Io, l'uomo, l'ho persa e mio padre ha perso
L'uomo che ho guarito; povero Prospero,
La tua figlia morta due volte è in mare,
Anche se quest’isola sembra deserta,
Inabitabile e quasi inaccessibile
Eppure, contro il mio cuore i miei lombi esultano
Per liberarsi del maledetto Stephano."
In questo discorso Ferdinando trova gioia nonostante le sue circostanze perché si è "liberato" di Stephano.
Vale la pena notare che Shakespeare usa "lombi" sia in contesti letterali che metaforici, e il suo significato può variare leggermente in base all'opera e al personaggio specifici.
Nel complesso, nelle opere di Shakespeare, i "lombi" riguardano principalmente nozioni di forza, virilità ed emozioni forti come l'amore e il desiderio, in linea con il suo uso comune durante l'era elisabettiana.