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Qual è il riassunto del sonetto 147?

Nel Sonetto 147, l'oratore paragona la sua amata a un giorno d'estate, lodandone la bellezza e paragonandola al calore e allo splendore della natura al suo apice. Tuttavia, l'oratore lamenta anche la natura fugace della bellezza e della giovinezza e riconosce che, come l'estate, queste qualità prima o poi svaniranno:"E ogni bello da bello a volte declina".

Inoltre, l'oratore allude al ciclo della natura in cui nuova vita e crescita arrivano dopo la morte, e suggerisce che la bellezza e la virtù dell'amata continueranno a vivere nella memoria di coloro che l'hanno amata:"Ma la tua eterna estate non svanirà né perderai il possesso di ciò che possiedi; né la morte si vanterà che tu stia vagando alla sua ombra, quando crescerai in linee eterne nel tempo.

Il sonetto si conclude con un distico che afferma il potere della bellezza e delle virtù dell'amata di trascendere il tempo e di renderla immortale nei versi del poeta.

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