Bruto e Cassio erano entrambi membri del Senato romano ed erano entrambi disillusi dal crescente potere di Cesare. Credevano che stesse diventando troppo ambizioso e che rappresentasse una minaccia per la Repubblica. Erano anche preoccupati che Cesare stesse progettando di farsi re.
Nel 44 a.C., Bruto e Cassio si unirono a un gruppo di altri senatori in un complotto per assassinare Cesare. Lo hanno attirato al Senato e poi lo hanno pugnalato a morte. La morte di Cesare scatenò una guerra civile, che alla fine portò all'ascesa di Cesare Augusto e alla fine della Repubblica Romana.
Bruto e Cassio furono entrambi uccisi durante la guerra civile. Bruto si suicidò dopo la sconfitta nella battaglia di Filippi nel 42 a.C. Cassio si suicidò prima della battaglia.