"Nessuno può concepire la varietà dei sentimenti che mi hanno portato avanti, come un uragano, nel primo entusiasmo del successo. La vita e la morte mi sembravano confini ideali, che dovevo oltrepassare, come un viaggiatore davanti a un paravento di carta ." - Frankenstein, che esprime l'estrema eccitazione ed euforia che prova per il successo iniziale della sua creazione.
"Nulla è così doloroso per la mente umana come un cambiamento grande e improvviso." - Clerval, amico di Frankenstein, osserva il profondo impatto che la creazione ha su Frankenstein, evidenziando il potere trasformativo della propria immaginazione.
"La mia immaginazione era vivida, ma le mie capacità di analisi e di applicazione erano carenti. Così mi sono dimostrato uno studente sbadato." - Frankenstein riconosce i limiti del proprio intelletto, suggerendo che un'immaginazione iperattiva può ostacolare il ragionamento logico e l'applicazione pratica.
"Pensavo solo all'oscurità che vedevo e all'orrore che era penetrato nel mondo. Accusavo la Natura come l'origine del male sempre latente in noi." - Frankenstein riflette sulle conseguenze distruttive della sua creazione, chiedendosi se il suo atto fosse intrinsecamente imperfetto a causa del potenziale malefico presente nella natura umana.
"Imparate da me, se non dai miei precetti, almeno dal mio esempio, quanto sia pericoloso l'acquisto della scienza, e quanto sia più felice colui che crede il mondo la sua città natale, di colui che aspira al mondo" diventare più grande di quanto la sua natura gli permetterà." - Frankenstein mette in guardia gli altri sui pericoli derivanti dal perseguire la conoscenza oltre le proprie capacità naturali, sottolineando il potenziale di autodistruzione.
"Se lo studio al quale ti applichi tende a indebolire i tuoi affetti e a distruggere il tuo gusto per quei piaceri semplici nei quali nessuna lega può mescolarsi, allora quello studio è certamente illecito, cioè non consono la mente umana." - Il professor Waldman mette in guardia Frankenstein sulle potenziali conseguenze negative delle sue attività scientifiche, suggerendo che potrebbero portare al distacco emotivo e all'insoddisfazione.