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Cosa significa anon in Romeo e Giulietta?

In Romeo e Giulietta, "anon" è un avverbio che significa "곧", "곧", "당장".

Atto 1, scena 1

Benvolio: Romeo! Umori! Pazzo! Passione! Amante!

Appari in forma di sospiro:

Pronuncia solo una rima e sono soddisfatto;

Piangi ma "Ahi me!" pronunciare ma 'amore' e 'colomba:'

Spout è pallido nel subito:

Atto 2, scena 4:

Infermiera: È buono?

Romeo: E' brutto.

Infermiera: In verità, è ben detto; "Perché non avevo mai visto la vera bellezza fino a questa notte."

Romeo: Se profanarò con la mia mano più indegna

Questo sacro santuario, la dolce multa è questa:

Le mie labbra, due pellegrini arrossati, sono pronte

Per ammorbidire quel tocco ruvido con un tenero bacio.

Buon pellegrino, fai troppo torto alla tua mano,

Quale educata devozione mostra in questo;

Perché i santi hanno mani che le mani dei pellegrini toccano,

E palmo a palmo è il bacio dei santi palmieri.

Infermiera: Non hanno labbra di santi e anche santi palmieri?

Romeo: Sì, pellegrino, labbra che devono usare nella preghiera.

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Atto 3, scena 5

Capuleti: Manda a chiamare l'infermiera:

Signora Capuleti : Vado a chiacchierare con lei.

Come stai, Giulietta?

Giulietta: Anon.

Come va, signora? perché piangi così?

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Atto 4, scena 1:

Parigi: Mi assisti o no?

Infermiera: Non chiedo; Io subito: si sveglia

In questi casi, "anon" viene utilizzato per indicare che qualcosa accadrà presto o immediatamente.

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