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Posso vedere la scena II dell'Atto V dell'Amleto?

Atto V, scena II:Un sagrato vicino al castello

_Entrano la regina Gertrude, il re Claudio e il loro seguito._

Gertrude: Ahimè, povero Yorick! Lo conoscevo, Horatio:un tipo dallo scherzo infinito, dalla fantasia eccellente. Mille volte mi ha portato sulle sue spalle; e ora, quanto è aborrito nella mia immaginazione! Mi si solleva la gola. Qui pendevano quelle labbra che ho baciato non so quante volte. Dove sono le tue battute adesso? i tuoi giochi? le tue canzoni? i tuoi sprazzi di allegria, che solevano far scoppiare la tavola? _Prende il teschio tra le mani._ Ora, portati nella camera della mia signora, e dille, lascia che dipinga con uno spessore di un pollice, a questo favore deve venire; falla ridere._ _Mette giù il teschio._

_Entrano Amleto e Orazio._

Amleto: Questo è il teschio di Yorick, il giullare del re.

Orazio: Ahimè, povero Yorick!

Amleto: Era un uomo che riusciva a strappare più risate alla gente di chiunque altro in Danimarca. Era un uomo capace di far ridere anche il re.

Gertrude: _vedendo Amleto_ Ma piano! Che cos'è?

Claudio: O Gertrude, non guardare! Questa è la vista della morte!_

Amleto: _Tenendo in mano il teschio_ Questa è la testa che mi ha creato. Questa è la testa che ha pensato quei pensieri che mi hanno fatto ridere. Questa è la testa che amava quella donna che io amavo. E ora non è altro che un teschio.

_Gertrude se ne va inorridita_

Amleto: Essere o non essere, questo è il problema:

Se sia più nobile nell'animo soffrire

Le fionde e le frecce di una fortuna oltraggiosa,

O prendere le armi contro un mare di guai

E opponendosi, finirli? Morire, - dormire, -

Non più; e con un sonno dire che finiamo

L'angoscia e i mille shock naturali

Quella carne è erede, è una consumazione

Da augurare devotamente. Morire, - dormire, -

Dormire, forse sognare:sì, ecco il problema,

Perché in quel sonno di morte quali sogni possono arrivare

Quando ci saremo liberati di queste spoglie mortali,

Dobbiamo farci riflettere.

Claudio: Amleto, so che stai soffrendo per tuo padre, ma ora non è il momento di parlare di queste cose. Ci sono cose più importanti di cui parlare, come la sepoltura di tua madre.

_Entra la bara di Ofelia, portata da quattro portatori._

Amleto: Che cosa? Sepolto? Non è morta, dorme soltanto!_ _Depongono la bara_ _Prendono una manciata di terra_ Vai al letto di morte:Getta la terra sulla testa dei portatori_ Getta la terra nella tomba_ Polvere, cenere, terra! Tutto ciò che resta della bellezza e della giovinezza!

_Entra Laerte._

Laerte: Perché hai profanato la tomba di mia sorella? Perché le hai gettato della terra addosso?

Amleto: Perché è morta e questa è l'ultima cosa che posso fare per lei. Era l'unica persona al mondo che mi amava veramente.

Laerte: L'hai uccisa!

Amleto: Non l'ho uccisa! È stato Claudio a ucciderla!

Claudio: Tu menti! Non l'ho uccisa!

_Amleto e Laerte combattono._

_Orazio intercede._

Gertrude: _urla_ Smettila! Smettila!

_Orazio ferma il combattimento_

_Amleto e Laerte si guardano con rabbia_

Claudio: _guardando Amleto_ Hai ucciso mia moglie, e ora hai ucciso mio figlio. Non hai più niente per cui vivere.

Amleto: _Indica Claudio_ Mio zio ha ucciso mio padre, ora l'ho vendicato.

Claudio: Non te la caverai! Ti ucciderò io stesso!

_Escono Amleto e Claudio_

Orazio: _guardando Gertrude_ E tuo marito? Non vuoi sapere chi l'ha ucciso?

Gertrude: Lo so già. Ho visto tutto con i miei occhi. Era Claudio. Ha ucciso mio marito e mio figlio. Vorrei stare da solo.

**Gertrude esce_

_Orazio raccoglie il teschio._

Orazio: Povero Yorick. Lo conoscevo, Horatio:un tipo dallo scherzo infinito, dalla fantasia eccellente. Mille volte mi ha portato sulle sue spalle; e ora, quanto è aborrito nella mia immaginazione! Mi si solleva la gola. Qui pendevano quelle labbra che ho baciato non so quante volte. Dove sono le tue battute adesso? i tuoi giochi? le tue canzoni? i tuoi sprazzi di allegria, che solevano far scoppiare la tavola? Ora portatevi nella camera della mia signora, e ditele di lasciare che dipinga con uno spessore di un pollice, perché deve ottenere questo favore; falla ridere di questo.

_Mette giù il teschio_.

Orazio: _esce_ Buonanotte, dolce principe, e voli d'angeli ti cantano al tuo riposo!

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