Il personaggio di Edmund viene ulteriormente sviluppato attraverso le sue interazioni con gli altri personaggi dell'opera. Pianta abilmente i semi del sospetto nella mente di Lear contro le sue fedeli figlie, Goneril e Regan, falsificando una lettera che accusa falsamente Edgar di tradimento. Questo atto di inganno porta all'esilio di Edgar e consente a Edmund di ereditare la contea di suo padre.
L'ambizione e l'astuzia di Edmund sono evidenti nella sua manipolazione del conflitto tra Lear e le sue figlie. Mette entrambe le parti l'una contro l'altra, fingendo di essere fedele a Lear mentre aiuta segretamente Goneril e Regan nel loro complotto per rovesciarlo. La doppiezza e il tradimento di Edmund lo rendono un formidabile avversario, e il suo successo nell'ingannare coloro che lo circondano dimostra la sua astuzia e intraprendenza.
Nonostante la sua astuzia, Edmund alla fine dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni. Il suo tradimento nei confronti di Edgar viene rivelato e viene ferito a morte in un duello con suo fratello. Nei suoi ultimi istanti, Edmund riconosce i suoi misfatti ed esprime rammarico per il dolore che ha causato. Questo momento di autoconsapevolezza e rimorso offre uno sguardo sul complesso carattere di Edmund, rivelando che non è del tutto privo di emozioni umane o moralità.
Nel complesso, il passaggio dall'esposizione di Re Lear sviluppa il personaggio di Edmund come un individuo astuto, manipolatore e ambizioso che riesce quasi a soppiantare il suo ignaro fratello Edgar. Usa la sua intelligenza e l'inganno per ottenere potere e controllo, ma le sue azioni alla fine lo portano alla rovina. Il personaggio di Edmund è un'affascinante esplorazione della natura umana, che mostra il potenziale sia del bene che del male insito in un singolo individuo.