contempla il significato della vita e della morte:
* Mette in discussione lo scopo dell'esistenza, chiedendo se la vita è "una storia raccontata da un idiota, piena di suono e furia, non significando nulla".
* Confronta la vita con una "ombra da passeggio", un "povero giocatore" e una "breve candela".
* Riflette sull'inevitabilità della morte e la paura che infonde nelle persone.
lamenta la sua situazione e la sua incapacità di agire:
* Si sente intrappolato dal suo dolore e dall'indecisione, definendosi uno "schiavo canaglia e contadino" per non essersi vendicato a Claudio.
* Lotta con il peso della sua responsabilità e la paura delle conseguenze delle sue azioni.
* Dubita della propria sanità mentale e teme di essere spinto dal suo dolore.
decide di mettere in gioco:
* Decide di usare un gioco come un modo per testare la colpa di Claudio e vedere se reagisce in un modo che conferma i suoi sospetti.
* Crede che questo gli fornirà le prove di cui ha bisogno per agire e finalmente vendicarsi.
Riflette sul potere del teatro e dell'inganno:
* Riconosce la capacità degli attori di manipolare le emozioni e creare illusioni.
* Vede il potenziale per il teatro essere uno strumento potente per rivelare la verità ed esporre l'ipocrisia.
Nel complesso, il soliloquio di Amleto nell'Atto 2, la scena 2 rivela un personaggio profondamente turbato e introspettivo alle prese con domande esistenziali, tumulti personali e sete di giustizia.