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Ci sono metafore nel sonetto 18 di Shakespeare?

SÌ. La metafora più famosa del sonetto 18 è il paragone tra la bellezza dell'amata e una giornata estiva. Shakespeare scrive:

"Confrontati con un giorno d'estate,

Tu sei più amabile e più temperato"

In questa metafora, la bellezza della persona amata è paragonata al clima piacevole e caldo di una giornata estiva. L'oratore sta dicendo che l'amato è più bello di qualsiasi cosa in natura.

Un'altra metafora nella poesia è il paragone tra gli occhi dell'amato e il sole. Shakespeare scrive:

"Ma la tua estate eterna non svanirà

Né perdere il possesso di quella bella che possiedi;

Né la Morte si vanterà che tu stia vagando alla sua ombra,

Quando in linee eterne nel tempo cresci,

Finché gli uomini potranno respirare o gli occhi potranno vedere,

Così lunga vita questa, e questa ti dà vita"

In questa metafora gli occhi dell'amato sono paragonati al sole, che è fonte di luce e di vita. L'oratore sta dicendo che la bellezza della persona amata non svanirà mai, proprio come il sole non smetterà mai di splendere.

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