- "Due famiglie, entrambe simili nella dignità," sottolinea la parità tra Montecchi e Capuleti, suggerendo che il loro conflitto non deriva da alcuna superiorità intrinseca ma piuttosto da orgoglio e rivalità insensati. L'aggettivo "simili" evidenzia la loro corresponsabilità nella tragica faida che ne consegue.
- "Dall'antico rancore al nuovo ammutinamento," stabilisce la natura di lunga data del conflitto, suggerendo che è profondamente radicato ed è stato tramandato di generazione in generazione. La parola "ammutinamento" implica una rivolta ribelle, intensificando il senso di disordine e caos.
- "Dove il sangue civile rende impure le mani dei civili," utilizza immagini potenti per descrivere lo spargimento di sangue e la violenza che derivano dalla faida. La parola "civile" è qui usata in un doppio senso, riferendosi sia al conflitto interno alla città (guerra civile) sia alla macchiatura delle mani con il sangue dei concittadini. Questa dizione evidenzia le tragiche conseguenze della faida e la rottura dell'armonia sociale.
- "Dai lombi fatali di questi due nemici," introduce la sfortunata storia d'amore tra Romeo e Giulietta, presentandola come una conseguenza del conflitto in corso. L'uso della parola "fatale" suggerisce che gli amanti sono condannati fin dall'inizio e che la loro relazione è destinata a finire tragicamente.
- "Una coppia di amanti sfortunati si toglie la vita," utilizza la metafora di due amanti sfortunati i cui destini sono intrecciati e destinati a finire tragicamente. La frase "sfortunato" implica che il loro amore è condannato da forze celesti al di fuori del loro controllo, aggiungendo un senso di inevitabilità alla loro caduta.
Queste parole e frasi scelte con cura creano un'atmosfera solenne e inquietante nel prologo, preparando il pubblico ai tragici eventi a venire. La dizione dell'opera stabilisce un senso di inevitabilità e del destino condannato dei protagonisti, ponendo le basi per la tragedia in corso.