1. "L'olivo ferito" di Aboul-Qacem Echebbi (tradotto da John Heath-Stubbs):
Nella valle degli assetati, sul pendio del colle brullo
Un ulivo ferito sta in piedi, versando lacrime di disperazione.
I suoi rami, un tempo carichi di frutti, ora pendono flosci e spogli,
E le sue radici sono esposte al sole e all'aria.
Il vento geme tra le sue foglie e gli uccelli volano via,
E l'albero è solo nel suo dolore e nel suo dolore.
Ma resiste ancora, sfidando gli elementi,
Un simbolo di coraggio e speranza in una terra di disperazione.
2. "Il gelsomino della Tunisia" di Ali Douagi (tradotto da Will Derusha):
Nella terra delle rive soleggiate,
Dove ruggisce il Mediterraneo,
Cresce un fiore di rara delizia,
Gelsomino di Tunisia, puro e bianco.
I suoi petali morbidi, la sua fragranza dolce,
Un simbolo d'amore, una gioia completa,
In ogni giardino trova il suo posto,
Aggiunge grazia e bellezza allo spazio.
3. "To My Country" di Mustapha Khraief (tradotto da John Heath-Stubbs):
O Tunisia, mio paese, terra della mia nascita,
Ti amo con tutto il cuore e tutta l'anima.
Le tue spiagge baciate dal sole e le tue acque azzurre,
I tuoi campi fertili e le tue montagne maestose,
La tua orgogliosa storia e la tua vibrante cultura,
Tutto questo mi rende orgoglioso di essere tunisino.
Dai deserti del sud alle coste del nord,
Dalle vivaci città ai tranquilli villaggi,
Sei una terra di diversità e bellezza,
Una terra di ospitalità e amicizia.
Prego affinché tu rimanga sempre libero e indipendente,
Un faro di speranza e progresso nel mondo arabo.
Possa tu essere sempre in pace e possa il tuo popolo prosperare,
O Tunisia, mio paese, mia amata casa.