1. Le tre streghe:
- La commedia presenta tre streghe, spesso chiamate le "Sorelle Strane". La loro presenza e la ripetizione del numero tre stabiliscono un tono soprannaturale e minaccioso, creando un senso di mistero e presentimento.
2. Le profezie delle streghe:
- Le streghe consegnano profezie a Macbeth in gruppi di tre. Ad esempio, lo acclamano come Thane di Cawdor, Thane di Glamis e "Re d'ora in poi", utilizzando tre titoli distinti. Questa triplice profezia prefigura l'ascesa al potere di Macbeth e le tragiche conseguenze che ne seguiranno.
3. Il canto "Doppio, doppio, fatica e guai":
- Nell'Atto IV, Scena I, le streghe si cimentano in un canto che contiene ripetutamente la frase "doppio, doppio". Questa enfasi sul raddoppio suggerisce doppiezza, inganno e il disfacimento dello stato mentale di Macbeth.
4. Le apparizioni:
- Quando Macbeth visita di nuovo le streghe, queste evocano tre apparizioni:una testa armata, un bambino insanguinato e un bambino incoronato che regge un albero. Queste apparizioni forniscono avvertimenti criptici sul futuro di Macbeth, ognuna delle quali rappresenta aspetti diversi del suo destino.
5. I tre assassini:
- Nell'Atto III, Scena IV, Macbeth assolda tre assassini per uccidere Banquo e Fleance. La presenza di tre assassini rafforza l'idea del destino e dell'inevitabilità della caduta di Macbeth.
6. La profezia finale:
- Nell'Atto IV, Scena I, le streghe rivelano la loro profezia finale a Macbeth:"nessuno nato da donna / farà del male a Macbeth". Questa profezia, sebbene apparentemente rassicurante, alla fine porta alla caduta di Macbeth poiché la interpreta male e diventa troppo sicuro di sé.
L'uso ripetuto del numero tre nel corso dell'opera contribuisce a creare un'atmosfera soprannaturale e contribuisce ai temi del destino, dell'ambizione e delle conseguenze delle proprie azioni. Serve a ricordare le forze sottostanti in gioco che guidano gli eventi tragici della storia.