1. "Amore":la parola "amore" stessa era spesso usata nelle opere di Shakespeare. Ad esempio, in "Romeo e Giulietta", Romeo dice a Giulietta:"Ti amo meglio di quanto le parole possano gestire la questione".
2. "Ti amo"/"Ti amo":queste frasi erano espressioni dirette d'amore e venivano usate in vari contesti, dall'amore romantico a quello familiare.
3. "Il mio amore":questo era un vezzeggiativo comune usato per rivolgersi a una persona cara, come si vede in "Otello" quando Otello si rivolge a Desdemona come "Il mio amore".
4. "Il mio cuore":riferirsi al proprio cuore era spesso associato all'espressione di amore ed emozioni profonde, come in "Enrico VIII" dove Enrico dice a Caterina:"Il mio cuore parla così, che non posso negare nulla".
5. "Tesoro":questo termine affettuoso era usato per esprimere amore e tenerezza, spesso in contesti romantici.
6. "Amato":questa parola trasmette profondo affetto e amore, come si vede in "La dodicesima notte" quando Orsino si riferisce a Olivia come alla sua "amata".
7. "Minion":sebbene significasse principalmente "tesoro" o "preferito", il termine "minion" veniva talvolta usato per esprimere amore o tenerezza ai tempi di Shakespeare.
8. "La mia vita":riferirsi a qualcuno come "la mia vita" indica la sua grande importanza e come sia essenziale per l'esistenza di chi parla, trasmettendo amore e affetto profondi.
9. "La mia anima":questa espressione rappresentava una profonda connessione e amore tra gli individui, come in "I due gentiluomini di Verona" dove Valentino dice a Proteo:"Tu sei l'amico che cerco. E ciò che la mia anima cerca, la mia anima cercherà Dare."
10. "Il mio più caro"/"Il mio più caro":queste frasi enfatizzano il forte amore e affetto, spesso usati tra amanti o familiari stretti.
È importante notare che il linguaggio di Shakespeare era ricco e ricco di sfumature e queste espressioni potevano avere connotazioni leggermente diverse a seconda del contesto e dei personaggi che le utilizzavano.