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In che modo il discorso di Joseph Chamberlain differisce dalla poesia di Rudyard?

Discorso di Joseph Chamberlain "Il Vangelo dell'Impero" contro la poesia "Recessionale" di Rudyard Kipling:

Discorso di Joseph Chamberlain:

- Il discorso di Chamberlain è un discorso politico tenuto nel 1897, incentrato principalmente sulla promozione dell'Impero britannico e sulla giustificazione della sua espansione.

- Sostiene l'importanza di mantenere ed espandere l'Impero come mezzo per garantire la prosperità economica e il potere duraturo della Gran Bretagna.

- Il discorso sottolinea la missione civilizzatrice dell'Impero britannico e i benefici che apporta ai popoli colonizzati.

- Chamberlain usa la retorica patriottica e nazionalistica per incoraggiare il sostegno all'espansione imperiale.

- Il tono è persuasivo, appassionato e fiducioso nella giustezza della missione dell'Impero britannico.

Poesia di Rudyard Kipling "Recessionale":

- La poesia di Kipling, pubblicata nel 1897, offre una prospettiva più riflessiva e cautelativa sull'Impero britannico.

- La poesia riconosce il potere e la gloria dell'Impero ma esprime anche un senso di disagio e contemplazione religiosa.

- Sollecita moderazione, umiltà e riconoscimento delle potenziali insidie ​​e conseguenze del potere imperiale.

- Il tono è riflessivo, solenne e contemplativo, con un forte senso di consapevolezza riguardo alle implicazioni morali dell'impero.

Differenze chiave:

- Il discorso di Chamberlain è un'espressione diretta e schietta dell'ideologia imperiale, focalizzata sulla promozione dei benefici dell'Impero. La poesia di Kipling, d'altra parte, è più sfumata ed esplora le complessità e le dimensioni morali dell'impero.

- Il discorso di Chamberlain è lungimirante e ottimista riguardo al futuro dell'Impero, mentre la poesia di Kipling è più introspettiva, con un senso di consapevolezza storica e un sottotono ammonitore.

- Il discorso di Chamberlain enfatizza i vantaggi materiali ed economici dell'Impero, mentre la poesia di Kipling sottolinea le considerazioni spirituali ed etiche che accompagnano il potere imperiale.

Nel complesso, sebbene sia il discorso di Chamberlain che la poesia di Kipling si impegnino con il concetto di Impero britannico, lo fanno da prospettive diverse, con Chamberlain che presenta un'entusiasta difesa dell'impero e Kipling che assume una posizione più riflessiva e critica.

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