Arts >> Arte >  >> libri >> letteratura

Come si scrive un soliloquio su Lady Montague quando Romeo muore?

Nel profondo del mio dolore, sono solo,

Un'anima vedova, il mio cuore sempre incline.

I miei parenti e mio marito ora giacciono freddi, privati,

Ma Romeo, figlio mio carissimo, mi è rimasto il fiato.

Oh, Romeo, mio ​​amato, mia gioia e orgoglio,

La tua perdita ha fatto a pezzi tutto ciò che dimoro.

Il tuo fascino giovanile e il tuo spirito gentile luminoso,

Ora offuscato dalla notte eterna e crudele della morte.

L'angoscia di una madre non conosce limiti,

Mentre piango e mi lamento con un suono infinito.

La tua assenza lascia un abisso nelle nostre vite,

Dove un tempo risuonavano le risate, ora prospera il silenzio.

Oh, destino crudele, perché hai inferto questo colpo?

Per strappare via la mia speranza, il bagliore luminoso della mia vita.

Nel dolore, vago senza meta, perso e solo,

Un cuore vedovo, che piangerà per sempre.

Nelle sale, un tempo piene di applausi gioiosi,

Ora non echeggia altro che dolore, lacrime e paure.

I Montecchi piangono la scomparsa del loro nobile erede,

Una tragedia che lacera le nostre anime, le nostre stesse grida.

Ma attraverso questo dolore brilla ancora un barlume di luce,

Il ricordo del tuo amore, caro figlio mio.

Il tuo amore per Giulietta, puro e profondo,

Un legame che durerà e risuonerà sempre.

Nei miei sogni, vedo il tuo volto, così caro,

La tua risata, la tua grazia, scacciando ogni paura.

Trovo conforto nel pensiero del tuo eterno riposo,

Abbracciatevi nei cieli, trovando la vera beatitudine.

Anche se le lacrime possono scorrere e il dolore può durare a lungo,

Nel mio cuore, la tua luce è sempre forte.

Riposa in pace, figlio mio, mio ​​prezioso bambino,

Nell'abbraccio dell'amore, per sempre incontaminato.

letteratura

Categorie correlate