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In che modo la linea per governare no non riflette il concetto di monarchia in Macbeth?

La frase "Non c'è arte per trovare in faccia la costruzione della mente" dal Macbeth di William Shakespeare non riflette il concetto di monarchia nell'opera. Piuttosto, evidenzia la difficoltà nel comprendere la vera natura di una persona basandosi esclusivamente sul suo aspetto fisico.

Il concetto di monarchia in Macbeth è incentrato sull'idea del diritto divino, in cui si ritiene che il monarca sia stato scelto da Dio per governare e sia responsabile solo nei confronti di Dio. Questo concetto è esemplificato da re Duncan, ritratto come un sovrano benevolo e giusto. Quando viene assassinato da Macbeth, l'ordine naturale viene sconvolto, portando al caos e alla violenza.

La frase "Non esiste arte per trovare la costruzione della mente nel volto" suggerisce che è impossibile giudicare il carattere o le intenzioni di una persona in base al suo aspetto fisico. Questa idea sfida la nozione di diritto divino, poiché implica che il valore e l'idoneità di una persona al governo non possono essere determinati solo dal suo aspetto esteriore.

Nel contesto dell'opera, questa frase evidenzia la natura ingannevole delle apparenze e la difficoltà nel discernere il vero carattere di una persona. Sottolinea la complessità della natura umana e il pericolo di fare supposizioni sugli altri basate esclusivamente sulle loro caratteristiche fisiche.

Pertanto, la frase "Non c'è arte per trovare in faccia la costruzione della mente" non riflette il concetto di monarchia in Macbeth, ma piuttosto sottolinea l'importanza di guardare oltre l'apparenza fisica per comprendere la vera natura di una persona.

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