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Mary Warren vive o muore in The Crucible di Arthur Miller?

Nella commedia "The Crucible" di Arthur Miller, Mary Warren è una giovane donna coinvolta nei processi alle streghe di Salem. Nel corso dello spettacolo, la vita di Mary è in pericolo poiché viene accusata di stregoneria e portata in tribunale. Tuttavia, alla fine sopravvive ed è in grado di sfuggire alle prove e lasciare Salem.

All'inizio dell'opera, Maria è raffigurata come una persona timida e facilmente influenzabile, suscettibile alla manipolazione. Inizialmente è riluttante a parlare apertamente delle accuse di stregoneria, ma alla fine cede alle pressioni dei suoi colleghi accusatori e inizia a fare nomi, tra cui John Proctor, uno dei personaggi principali dell'opera.

Con il progredire dei processi, Mary si sente sempre più a disagio con la situazione e inizia a mettere in discussione le proprie azioni. Alla fine decide di ritrattare la sua testimonianza, il che la mette in pericolo di essere accusata lei stessa di stregoneria. Nonostante questo rischio, Mary è determinata a fare la cosa giusta e decide di dire la verità, anche a costo di rischiare la propria vita.

Nelle scene finali dell'opera, Mary viene processata per stregoneria. Nonostante gli sforzi di John Proctor e di altri per difenderla, viene giudicata colpevole e condannata a morte. Tuttavia, prima che la sua esecuzione possa essere eseguita, riesce a scappare con l'aiuto di John Proctor e di sua moglie Abigail.

Alla fine, Mary Warren sopravvive ai processi alle streghe di Salem e riesce a lasciare Salem, sfuggendo alla minaccia di esecuzione e all'atmosfera opprimente della città. Serve come simbolo di speranza e redenzione nello spettacolo, poiché è in grado di superare la sua paura e difendere ciò che è giusto, anche di fronte a un grande pericolo.

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