Il termine fu usato per la prima volta da Aristotele nella sua Poetica, dove lo usa in riferimento all'esperienza emotiva di guardare una tragedia. Secondo Aristotele, la catarsi è la purificazione delle emozioni negative, come la pietà e la paura, attraverso l'arte o altre forme di liberazione emotiva.
In psicoterapia, la catarsi è una tecnica che può essere utilizzata per aiutare i pazienti ad accedere ed esprimere emozioni represse, come rabbia, tristezza o dolore. La catarsi non è una terapia a sé stante, ma è più spesso utilizzata come parte di un processo terapeutico più ampio.