Stanza 1:
- L'oratore descrive una foresta come un "libro di foglie" e ne sottolinea la quiete.
- Riconosce la presenza di un'ascia nelle vicinanze, suggerendo un possibile disturbo dell'ambiente sereno.
Stanza 2:
- La poesia sottolinea il potenziale distruttivo dell'ascia, paragonandola a un "cobra dormiente".
- La forma dell'ascia è descritta dettagliatamente, evidenziandone lo spigolo vivo e la tensione che crea.
Stanza 3:
- Il poeta passa a una prospettiva più ampia, descrivendo la foresta come una "cattedrale verde".
- Vede l'ascia come uno strumento che potrebbe porre fine violentemente alla pacifica foresta.
Stanza 4:
- L'oratore immagina la foresta come un cuore gigante che pompa sangue (linfa) attraverso i suoi vasi (rami).
- L'ascia è descritta come una potenziale minaccia per questo sistema vivificante, con il potere di porvi fine bruscamente.
Stanza 5:
- La poesia approfondisce il concetto di dualità, suggerendo che ogni atto di creazione o distruzione porta con sé una duplice natura.
- L'oratore sottolinea che anche quando l'ascia cade e taglia l'albero, crea anche un nuovo seme e il potenziale per una nuova crescita.
Stanza 6:
- I versi finali della poesia ribadiscono l'idea della dualità e del ciclo continuo di vita e morte nella natura.
- L'oratore afferma che ogni "caduta" (riferendosi al colpo d'ascia) è anche una sorta di "nascita".
Nel complesso, "The Axe in Wood" esplora l'equilibrio tra creazione e distruzione, evidenziando la tensione intrinseca tra l'immobilità e la serenità della natura e il potenziale della sua distruzione. Suggerisce che anche negli atti distruttivi c'è un seme nascosto di nuova vita e un ciclo di esistenza in continua evoluzione.