"Essere o non essere, questo è il problema:
Se sia più nobile nell'animo soffrire
Le fionde e le frecce di una fortuna oltraggiosa,
O prendere le armi contro un mare di guai,
E opponendosi a porvi fine? Morire, dormire...
Non più, e con un sonno diremo che finiamo
L'angoscia e i mille shock naturali
Quella carne è erede, è una consumazione
Da augurare devotamente. Morire, dormire...
Dormire, forse sognare:sì, questo è il problema,
Perché in quel sonno di morte quali sogni possono arrivare
Quando ci saremo liberati di queste spoglie mortali,
Dobbiamo darci una pausa."
In questo passaggio, Shakespeare utilizza versi sciolti per creare un tono contemplativo e riflessivo, esplorando profonde questioni filosofiche attraverso il soliloquio del protagonista, Amleto.