Questa citazione è significativa perché stabilisce i temi dell'interconnessione e dell'esistenza ciclica che attraversano tutta la storia. La tela del ragno è una metafora della rete della vita, che collega tutti gli esseri viventi. Le piante che crescono sulla terra rappresentano il ciclo di nascita, crescita e morte. I capelli che crescono sulla testa e sul corpo di una persona rappresentano la crescita e lo sviluppo dell'individuo. E l'universo emanato dall'Imperituro rappresenta la natura eterna e ciclica dell'esistenza.
Questi temi si riflettono nella storia stessa, che racconta la storia di un giovane di nome Javni che intraprende un viaggio alla ricerca di se stesso. Lungo la strada incontra una serie di persone che lo aiutano a conoscere se stesso e il suo posto nel mondo. Ha anche una serie di esperienze mistiche che lo aiutano a connettersi con il divino.
Alla fine, Javni si rende conto di non essere separato dal resto dell'universo, ma di essere invece parte di un tutto più ampio. Si rende anche conto che il ciclo di nascita, crescita e morte non è qualcosa da temere, ma è invece una parte naturale della vita.
L'epigrafe di "Javni" fornisce quindi una chiave per comprendere i temi della storia e il suo significato complessivo. Ci ricorda che siamo tutti connessi gli uni agli altri e al divino, e che la vita è un viaggio ciclico di crescita e rinnovamento.