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Perché è un peccato uccidere secondo il personaggio letterario Atticus Finch?

Atticus Finch, l'avvocato immaginario di "Kill a Mockingbird" di Harper Lee, non afferma esplicitamente che l'uccisione è un peccato. Invece, sottolinea le implicazioni morali di prendere una vita. Ecco cosa insegna Atticus sull'uccisione:

* È un atto grave: Dice "uccidere un mockingbird è un peccato" perché i mockingbirds sono creature innocenti e innocui che portano solo gioia. Ciò è parallelo alla sua convinzione che prendere una vita innocente sia una grave offesa morale.

* Justice vs. Revenge: Atticus distingue tra l'atto legale di eseguire un criminale condannato e l'atto di togliersi una vita per vendetta o odio. Sostiene che uccidere con rabbia o senza una chiara ragione è sbagliato.

* rispetto per la vita: Atticus sottolinea l'importanza di valutare tutta la vita. Difende Tom Robinson, un uomo di colore falsamente accusato di aggressione, perché crede che tutti meritino un processo equo e una possibilità di giustizia.

* Conseguenze per l'assassino: Atticus crede che prendere una vita, anche per autodifesa, lasci una macchia duratura sull'anima dell'assassino. Sottolinea che anche in situazioni terribili ci sono spesso altre opzioni.

Mentre Atticus non chiama esplicitamente uccidere un peccato, la sua filosofia si allinea con molte credenze religiose e morali che considerano di prendere una vita una grave trasgressione. Insegna ai suoi figli e ai suoi lettori a rispettare la vita, cercare giustizia ed evitare violenze inutili.

È importante notare che "Kill a Mockingbird" è un romanzo, non un trattato teologico. La prospettiva di Atticus sull'uccisione è un riflesso della propria bussola morale, non necessariamente una definizione universale di peccato.

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