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In che modo le donne in The Crucible di Arthur Miller dimostrano di avere potere?

Sebbene The Crucible di Arthur Miller esplori i temi del potere e dell’oppressione, direi che le donne nell’opera non sono descritte come particolarmente dotate di potere. In effetti, vengono ampiamente mostrati come vulnerabili, perseguitati e soggetti ai capricci dei personaggi maschili.

Ecco alcuni esempi della perdita di potere delle donne in The Crucible:

- Abigail Williams: Abigail è inizialmente una figura potente nei processi alle streghe di Salem, poiché è la principale accusatrice e la sua parola ha molto peso. Tuttavia, man mano che lo spettacolo procede, il suo potere inizia a scemare man mano che le sue bugie e le sue motivazioni vengono rivelate. Alla fine fugge da Salem per evitare di affrontare la punizione per le sue azioni.

- Elizabeth Proctor: Elizabeth è un personaggio forte e morale, ma alla fine non è in grado di salvare suo marito dai processi alle streghe. È anche costretta a convivere con la consapevolezza che suo marito ha avuto una relazione con Abigail, il che diminuisce ulteriormente il suo potere e il controllo sulla propria vita.

- Maria Warren: Mary è una ragazza giovane e impressionabile che viene facilmente influenzata da Abigail e dagli altri accusatori. È costretta a testimoniare contro i suoi ex amici e vicini, anche se sa che sono innocenti. La sua impotenza è ulteriormente enfatizzata quando non è in grado di opporsi ad Abigail e difendere la verità.

Nel complesso, sebbene The Crucible esplori questioni di potere e oppressione, credo che le donne nella commedia non siano descritte come particolarmente dotate di potere. Invece, vengono spesso mostrati vulnerabili, impotenti e soggetti al controllo dei personaggi maschili.

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